MULTE: condono in vista

Multe. Se la delibera venisse adottata entro il prossimo 1° luglio, il decreto crescita avrebbe riaperto la possibilità della definizione agevolata delle ingiunzioni degli enti locali. Si profila una nuova opportunità di sanatoria per chi non ha pagato o per i contribuenti che hanno commesso errori di calcolo. Riguarderà imposte sulla casa come Imu (o la ex Ici), Tasi e Tari ma anche multe stradali.

Ora, il Parlamento, con un emendamento leghista proprio al decreto crescita, potrebbe riaprire il termine di adesione scaduto il 30 aprile per la rottamazione dei ruoli.

Nel pagamento delle singole rate non saranno ammessi ritardi, neppure minimi. In luogo dei cinque anni previsti per i debiti erariali, il periodo di dilazione del pagamento può arrivare al massimo a settembre 2021. Mentre gli interessi saranno dovuti, qualora l’ente locale dia il via libera, in caso di adesione il contribuente non pagherà le sanzioni. Rientrano gli atti di ingiunzione notificati dal 2000 al 2017 nel perimetro della (potenziale) sanatoria.

Riequilibrare le posizioni dei cittadini per i quali gli enti territoriali hanno scelto la strada della riscossione coattiva è l’obiettivo della sanatoria.

Le ingiunzioni notificate dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre2017 sono interessate sotto il profilo oggettivo. Gli enti devono darne notizia sul proprio sito istituzionale entro 30 giorni dall’approvazione. Occorrerà un regolamento approvato con delibera consiliare nel caso dei Comuni. L’Agenzia delle Entrate – Riscossione (Ader) ha 60 giorni di tempo dall’entrata in vigore del Dl 34/2019, avvenuta lo scorso 1° maggio, per effettuare la scelta.

Esclusioni

Valgono le stesse esclusioni della rottamazione-ter:

  1. sanzioni diverse da quelle contributive e tributarie;
  2. sanzioni propriamente penali;
  3. crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti;
  4. somme a titolo di recupero di aiuti di Stato illegittimi.

Non possono essere rottamate le sanzioni in materia di Tia e Tari puntuale e di imposta di soggiorno, nei riguardi dei gestori delle strutture ricettive.

Diversamente dalla rottamazione statale che invece azzera gli interessi di mora, va ricordato che gli interessi sono sempre dovuti. Il Ministero dell’Economia ha chiarito nel corso di Telefisco 2018 che le sanzioni possono essere rottamate con riferimento al Cosap, istituita al posto della Tosap.

Multe stradali

Resta interamente dovuto il “cuore” della contestazione, ossia la sanzione per violazione del Codice della Strada, per quanto riguarda le multe stradali. In analogia con quanto statuito a livello statale, la definizione determina solo l’azzeramento degli interessi di mora.

Termini di pagamento

Dovranno disciplinare anche gli aspetti applicativi le delibere di adesione alla sanatoria delle ingiunzioni:

  1. termine entro il quale l’ente o il concessionario deve comunicare al debitore gli importi dovuti;
  2. numero delle rate, fermo restando che la scadenza finale non può superare settembre 2021;
  3. termine per la presentazione della domanda.

Non sono ammessi ritardi

In caso di decadenza non può essere concessa una ulteriore dilazione del debito residuo. Sarà pertanto sufficiente un solo giorno per perdere tutti i benefici di legge. Non è tollerato alcun ritardo nel pagamento delle rate, diversamente dalla norma statale.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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